Come segnalato dall’INAIL, la norma specifica, per le diverse tipologie di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento:
a) i criteri per:
– la loro classificazione;
– l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi;
– l’elaborazione delle procedure operative e di emergenza per le attività in tali ambienti;
– la scelta delle attrezzature di lavoro e della strumentazione;
b) i requisiti sui dispositivi di protezione collettiva e individuale;
c) i compiti e i ruoli dei lavoratori impegnati nelle attività.
Inoltre, in Appendice A, fornisce un elenco esemplificativo dei possibili fattori di rischio negli ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento.
Questa norma, ispirandosi a uno standard internazionale relativo alle attività in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, propone una procedura per valutare i rischi e definire modalità operative volte a garantire la salute e la sicurezza degli operatori.
Il DPR 177/2011 prevede che le attività in ambienti sospetti di inquinamento, ai sensi degli articoli 66 e 121 del D.Lgs. 81/2008 e in ambienti confinati, come indicato nell’allegato IV, punto 3, del D.Lgs. 81/2008, possono essere svolte esclusivamente da imprese o lavoratori autonomi qualificati, in possesso di specifici requisiti. Inoltre, tale normativa introduce obblighi specifici, non trattati in questa norma, volti a migliorare la sicurezza degli operatori.
Questa nuova norma fornisce quindi indicazioni utili ai datori di lavoro nell’esecuzione di attività in ambienti sospetti di inquinamento e/o confinati, che impiegano personale proprio o che, in qualità di committenti, affidano tali attività ad appaltatori o lavoratori autonomi
Le indicazioni riportate possono essere applicate anche ad ambienti che, pur essendo simili per struttura e pericoli a quelli definiti dal DPR 177/2011, non sono regolati da tale decreto (cosiddetti ambienti assimilabili). Si precisa che tutti gli adempimenti previsti dalla legislazione vigente devono essere conformi al DPR 177/2011.
La norma UNI 11958:2024 chiarisce i criteri per la classificazione degli ambienti, l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi, l’elaborazione delle procedure operative ed emergenziali e la scelta delle attrezzature e degli strumenti di lavoro.
Sono inoltre indicati i requisiti per dispositivi di protezione collettiva e individuale e i ruoli e i compiti dei lavoratori coinvolti nelle attività.
Infine, nell’Appendice A è incluso un elenco indicativo di potenziali fattori di rischio in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento.